Biografia

Rev. Fr. Angelo D'Agostino, SJ, MD

Fondatore e direttore medico dell'orfanotrofio di Nairobi, del laboratorio diagnostico, del progetto “Lea Toto” e del villaggio di Nyumbani Kitui.
Sommario

Qualunque sia il metro di giudizio,Padre Angelo D’Agostino è stato certamente un uomo di straordinarie capacità. L’intera vita lavorativa è stata espressa al massimo livello professionalecome medico, chirurgo e psichiatra. L’intensa vocazione religiosa di sacerdote unita alle qualità professionali lo hanno portato a prendersi cura di coloro che soffrivano nel fisico a causa dell’AIDS, ma anche nello spirito per lo stigma sociale associato a questa patologia.

Per oltre 50 anni nel ruolo attivo di missionario è stato interprete degli ideali dell’Ordine dei Gesuiti dando esempio di generosità, spirito di servizio e compassione per i meno fortunati e abbandonati.

Padre D’Agostino ha prestato servizio nell’U.S. Air Force come medico chirurgo, ha insegnato presso una delle più prestigiose università degli Stati Uniti ed ha svolto attività professionale privata in uno studio a Washington, D.C., con pazienti importanti e facoltosi. Ma nulla lo ha reso più felice degli ultimi venti anni della sua vita spesi in Africa per sostenere i diritti dei bambini colpiti dalla pandemia dell’AIDS in Kenia. Egli è stato instancabile, determinato, tenace nell’affrontare qualunque ostacolo per loro.

Con la sua dedizione ha cambiato la vita di molti, ha salvato molte vite, dato loro speranza di futuro ed ha mostrato attraverso il suo operato l’amore di Cristo verso migliaia di bambini e famiglie messe al bando dalla società perché affette dal virus HIV/AIDS.

Padre Angelo D’Agostino è stato il primo, rivoluzionario fondatore di un centro unicamente dedicato ad orfani sieropositivi “Nyumbani Home“ a Karen/Nairobi, che ha iniziato ad operare nel settembre 1992.

Successivamente, nel 1998,ha dato inizio ad un altro gravoso progetto “Lea Toto” (cresci un bambino) con la creazione di centri di assistenza medica, psicologica, scolastica e alimentare nelle periferie più degradate di Nairobi, gli slums (Kibera, Kariobangi, Mukuruetc), fornendo sostegno e speranza di vita a migliaia di orfani sieropositivi e alle famiglie di affido secondo la tradizione africana di famiglia allargata, (orfani con relazione di parentela, clan di appartenenza).

Negli ultimi anni della sua vita Padre Angelo, instancabile nell’attività di missionario e medico, ha fortemente desiderato che si realizzasse un villaggio dove ragazzi orfani e anziani indigenti trovassero dignitose condizioni di vita e futuro, in un ambiente idoneo a trasmettere da una generazione all’altra la cultura e i valori della tradizione familiare locale.

Con tale finalità nel 2005 è iniziata la costruzione del villaggio Nyumbani Kitui su un terreno semiarido donato dal governo del Kenia nella contea di Kitui a circa 170 Km. a SE di Nairobi. Vari amici del Padre, enti e istituzioni di tre continenti hanno contribuito alla realizzazione dei numerosi progetti abitativi e di auto sostenibilità che lo caratterizzano.

Il villaggio Nyumbani Kitui ospita nel 2016 1000 ragazzi e 100 anziani in case dove sono stati costituiti nuclei familiari indipendenti. Vi sono scuole, laboratori, attività produttive agroalimentari e tutto quanto necessario per la vita della comunità.

Padre Angelo D’Agostino è deceduto nel novembre 2006 lasciando un grande esempio di spirito di carità e misericordia in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed hanno condiviso la sua visione evangelica della vita.

Per onorare la sua memoria e la sua vita esemplare, un grande numero di fedeli nei tre continenti sta promuovendo un’iniziativa per chiedere alle competenti autorità ecclesiastiche l’apertura di un processo di canonizzazione per Padre Angelo D’Agostino.

Gli anni giovani

Angelo D’Agostino nacque il 26 gennaio del 1926 a Providence, Rhode Island, secondo figlio di un gruppo di sei fratelli (4 maschi e 2 femmine) da Luigi e Giulia D’Agostino.

Affetto in giovanissima età da problemi di asma, al piccolo Angelo non fu concesso di partecipare ad alcuna attività sportiva per non sottoporre a fatica i suoi polmoni, con possibili conseguenze negative sulla sua capacità respiratoria.

Questa limitazione lo portò a rivolgere i suoi interessi verso la lettura, lo studio, la natura, la costruzione di modelli d’aeroplano ed altre attività che richiedevano poco impegno fisico.

Studente eccellente, Padre D’Agostino crebbe in una famiglia devota e amorevole. Una sorella e due fratelli decideranno in seguito di dedicare la propria vita alla Chiesa, seguendo la loro vocazione religiosa.

Terminata la formazione primaria nella scuola Holy Ghost Elementary a Providence, gestita dalla Congregazione “Suore della Misericordia”, Angelo frequentò la La Salle Academy sotto la guida dei “Fratelli delle Scuole Cristiane”. Terminò con successo le scuole superiori nel 1943, ricevendo l’attestato “Gold Honors”.

Entrò successivamente nel St. Michael’s College a Winooski nel Vermont, gestito dalla “Società di St, Edmund Order”. Poiché quelli erano anni di guerra, agli studenti era concesso di frequentare un maggior numero di corsi nel semestre.

Studente di eccezionale brillantezza e motivazione verso l’apprendimento, Padre Angelo consegui’ la laurea con onore nell’agosto del 1945 in due diversi indirizzi: Chimica e Filosofia.

Fu quindi accettato nell’Università di Medicina “Tufts Medical School” a Medford, MA, dove ottenne la Laurea Superiore in Medicina nel 1948. Proseguì gli studi specializzandosi in Chirurgia nel 1953 presso la stessa università, dove completò anche il tirocinio pratico in Urologia.

Reclutato nel 1953 dal Servizio Militare di leva degli Stati Uniti, venne destinato a servire nell’ Air Force nel biennio 1953 / 1955, anni in cui il Dott. Angelo D’Agostino svolse la funzione di Primario Chirurgo Urologo nel “Bolling Field U.S. Air Force Hospital “presso la base di Washington, D.C., con il grado di Capitano.

Il Sacerdozio

Fu nel 1955, mentre prestava ancora servizio nel U.S. Air Force come chirurgo, che in Angelo D’Agostino nacque la vocazione religiosa. Cominciò allora a frequentare corsi serali di latino tenuti dai Gesuiti nell’Università di Georgetown.

Dopo aver preso i primi voti a Wernersville, il 25 agosto del 1957, Padre D’Agostino studiò filosofia nel Seminario Loyola a ShrubOak, N.Y. fino al 1959. Di seguito gli venne richiesto dall’Ordine di continuare gli studi in psichiatria (1959 /1964), al termine dei quali ottenne una seconda specializzazione medica presso l’Università di Medicina di Georgetown.

Successivamente continuò gli studi in Teologia al Woodstock College nel Maryland, dove fu ordinato sacerdote dal S.E il Cardinale Shehan il giorno 11 giugno 1966.

Completato il tirocinio di studi teologici a Wernersville nelle estati del 1972 e del 1973, Padre D’Agostino entrò ufficialmente a far parte della “Compagnia di Gesù” il 2 febbraio 1974, presso l’Università di Georgetown.

Vita Lavorativa

Padre D’Agostino ha ricoperto varie posizioni in numerose istituzioni, dove ha potuto esprimere le sue ampie capacità come medico, sacerdote e promotore con incondizionata dedizione al rinnovamento e al cambiamento. In ogni situazione è riuscito a fondere abilmente le competenze mediche con il ministero sacerdotale.

Dal 1967 al 1969 insegnò alla Facoltà di Medicina della Georgetown University. Successivamente, per quasi 15 anni, ebbe incarichi di insegnamento presso la Facoltà di Medicina della George Washington University, la Fondazione Psychiatric Institute and Medical Practice e la George Washington Theological Coalition, tutti a Washington.

Fu, inoltre, fondatore e direttore del Centro di Religione e Psichiatria a Washington. D.C.

Nel 1970 Padre D’Agostino assunse gli incarichi di presidente del Capitolo della Società di Psichiatria di Washington, di presidente della Sezione di Psichiatria della Facoltà di Medicina, di presidente dei Dirigenti Italiani d’America e di membro del Consiglio Direttivo del Centro di Consulenza Diocesano dell’ Arcidiocesi di Washington.

Orgoglioso delle sue origini italiane, padre Angelo D’Agostino fu uno dei fondatori del NIAF (Fondazione Nazionale Italo-Americana).

Nel 1981 Il Superiore Generale dei Gesuiti, Rev. Pedro Arrupe, S.J., rivolse un appello urgente per cercare un Gesuita con competenze mediche per assistere i rifugiati che vivevano in condizioni di estrema povertà nel sud-est dell’Asia.

Animato a Washington da un crescente bisogno di agire e alla ricerca di nuove opportunità per servire chi viveva ai margini della società dovunque fosse necessario, Padre D’Agostino rispose all’appello e fu inviato a Bangkok in Tailandia, dove assunse la direzione medica in un campo di rifugiati indocinesi sponsorizzato dal Catholic Relief Services.

Verso il termine del primo anno di servizio, Padre Arrupe si recò in visita a Bangkok ed informò i Gesuiti che lavoravano li’ della sua intenzione di sviluppare un Jesuit Refugee Service in Africa. Egli chiese a Padre D’Agostino di coordinare tale servizio e così Padre Angelo per i successivi due anni lavorò da Nairobi in Kenia, attuando programmi di assistenza ai rifugiati in numerosi paesi africani, con il compito di coordinatore regionale locale del progetto African Jesuit Relief Services.

Nel 1984 Padre D’Agostino ritornò a Washington D.C., dove insegnò e lavorò come psichiatra alla George Washington University fino al 1986. Tuttavia, come lui stesso scrisse in una scarna autobiografia “Trovai questa esperienza poco gratificante se paragonata al lavoro che avevo lasciato in Africa. Così nel 1987 ritornai in Africa, appena ristabilito dopo un secondo attacco di lupus.”

Ritornato a Nairobi, ebbe il ruolo di Superiore della comunità gesuita e direttore del centro spirituale dei Gesuiti di Mwangaza.

Membro del consiglio direttivo in un grande orfanatrofio di Nairobi, si arrabbiò molto quando una sua proposta di creare una struttura speciale e separata per gli orfani affetti da HIV fu rigettata. In quegli anni la pandemia causata dal virus HIV stava crescendo rapidamente.

Nel 1992 decise quindi di fondare COGRI “Children of GodReliefInstitute”, alias Nyumbani in Kenya, con il supporto di una collaboratrice che da lungo tempo si occupava di orfani affetti da HIV, Sister Mary Owens, IBVM.

Con soli tre bambini da accudire inizialmente, Padre Angelo ed alcuni sostenitori, privi di qualunque supporto o partecipazione istituzionale, aprirono il primo orfanatrofio Nyumbani Home in una struttura in affitto nel centro di Nairobi.

Poco dopo, Padre D’Agostino formò negli USA l’Associazione COGRF (Children of GodRelief Fund), con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere l’orfanotrofio ed i relativi progetti.

Oggi COGRI Nyumbani può contare sull’aiuto di vari organismi di beneficenza, ai quali aderisce una moltitudine di benefattori e volontari sparsi in 5 nazioni nel mondo.

Dal 1992 fino all’anno della sua scomparsa Padre D’Agostino è stato l’ideatore di vari progetti . Nel 1998 diede inizio al programma “Lea Toto”, per il sostegno con una rete di dispensari alle comunità disagiate che vivono negli slums intorno a Nairobi. Nello stesso anno inaugurò il Laboratorio Diagnostico di Nyumbani e nel 2005 diede il via al progetto del “Villaggio Nyumbani” nel contea di Kitui, costruito su un’area di 1000 acri donati dal Governo del Kenya.

Nel 1992, inoltre, insieme a Sister Mary Owens fondarono il Centro per la religione e la psichiatria, Kwa Uzima.

Eredità

Chirurgo, psichiatra e sacerdote, Padre D’agostino era noto per l’impegno volto ad ottenere i farmaci ARV (antiretrovirali) per la cura dell’AIDS ad un prezzo sostenibile per i poveri in Africa e per essere stato un precursore nella cura e la tutela degli orfani affetti da HIV.

Nel 1992 a Nairobi, mentre la pandemia di estendeva in tutta l’Africa sub- Sahariana lasciando dietro di se una scia di centinaia di migliaia di morti, la malattia era misconosciuta e temuta. In particolare, coloro che ne erano affetti soffrivano per il crudele isolamento sociale, in aggiunta ad una diagnosi che li avrebbe portati ad una morte certa.

E’ importante ricordare il coraggio che Padre Angelo e Sister Mary ebbero nel fondare Nyumbani, il primo centro in Kenia per bambini abbandonati e orfani affetti da HIV. L’opinione prevalente sia a Nairobi che nel resto del mondo era che questi orfani, ai quali il virus era stato trasmesso dalle madri, “ sarebbero stati comunque destinati a morire “, come Padre Angelo ricordava che gli venisse detto.

Mosso da compassione di fronte a questa terribile malattia, la sua risposta fu di creare “Nyumbani” la cui traduzione dalla lingua Swahili significa “Casa”.

L’orfanotrofio Nyumbani Home, che iniziò prendendosi cura di tre bambini, oggi ne ospita più di un centinaio.

“Noi diamo loro la possibilità di morire con dignità” disse Padre Angelo durante un’intervista nel 2000, come conseguenza dell’impossibilita’ per i bambini di poter disporre dei costosi farmaci in grado di contrastare l’HIV.

Nell’anno seguente annunciò che Nyumbani avrebbe sfidato la legge sui brevetti farmaceutici internazionali ed avrebbe iniziato ad importare nuovi farmaci generici per la cura dell’HIV dall’India, il cui costo era un decimo rispetto a quello dei farmaci provenienti dalle industrie farmaceutiche dell’ovest.

“Sono esasperato e stanco di celebrare funerali” disse, “Quindi cercherò una diversa via”. Con la tenacia di un bull-dog padre D’Agostino ebbe successo nell’ottenere questi farmaci miracolosi e le generazioni seguenti di orfani che sono vivi da decenni, al di la di quanto si sarebbe osato sperare, ne rappresentano il risultato.

Non avremmo mai pensato di dover raccogliere fondi per pagare le tasse scolastiche per i teenagers, per la formazione universitaria o per la formazione professionale di questi giovani adulti. I nostri giovani sono vivi, stanno crescendo e si preparano a lasciare il loro segno nel mondo.

Sister Mary

Dall’inizio, nel 1998, del progetto “Lea Toto”, termine swahili che significa “Cresci un bambino”, il programma di sostegno alle comunità delle periferie degradate è cresciuto enormemente. Attualmente negli 8 dispensari dislocati negli slums si provvede ai bisogni di oltre 3000 bambini affetti da HIV e alle famiglie di affido.

Dall’anno in cui sorvegliò la costruzione del Nyumbani Village a Kitui, il 2005, quel complesso ha raggiunto la massima estensione ed è diventato una casa per oltre un migliaio di kenyani. Qui gruppi familiari di bambini, orfani di genitori deceduti a causa dell’AIDS, possono vivere con i nonni e ricevere da essi i valori tradizionali della loro cultura.

Nel 2004 l’ufficio filatelico del Vaticano stampò un francobollo commemorativo che richiamava l’attenzione sulla piaga degli orfani a causa dell’AIDS in Africa e S.S. Papa Giovanni Paolo secondo donò i proventi della vendita dei francobolli per aiutare l’inizio della costruzione del villaggio Nyumbani.

Con il contributo della Regione Lazio in aggiunta a quello del Vaticano, COGRI raccolse la somma di 1 milione di euro per avviare questo progetto.

Nel 2005, riflettendo sui 50 anni trascorsi come Gesuita, Padre D’Agostino dichiarò che tutto il suo operato poteva riassumersi in una sola parola “Servizio”.

Disse “C’è una grande gioia nel vedere il sollievo in tanta gente sofferente”.

Padre Angelo D’Agostino è morto a Nairobi il 20 novembre 2006 . Aveva 80 anni.

La Messa in suffragio fu celebrata il 27 novembre nella chiesa della Consolata a Westland. Alla funzione parteciparono Sua Eccellenza Mwai Kibaki, Presidente della Repubblica del Kenya insieme a sua Eccellenza Lucy Kibaki e a migliaia di fedeli.

Padre D’Agostino ha dedicato la propria vita non solo a diffondere il Vangelo, ma anche a dare inizio a progetti per il sostegno di bambini affetti da HIV/AIDS e per gli anziani.

Lucy Kibaki

Testimonianze Personali

Il Rev. Otto Hentz S.J., professore di teologia presso l’università di Georgetown ed amico di Padre D’Agostino, disse di lui:

D’Ag aveva un dono per l’amicizia. Egli era sempre disponibile e non v’è dubbio che la sua viva simpatia ed il suo senso dell’umorismo furono alcune delle ragioni che gli permisero con abilità di entrare nelle tasche delle persone (ottenendo aiuti economici). Non in maniera subdola, ma estremamente diretta. Le sue abilità erano passione ed energia. Come avrebbero potuto resistere le persone di fronte al suo impegno così energico e appassionato? Inoltre, egli era convinto che la volontà delle persone sarebbe rimasta colpita, quando fossero state informate delle necessità.

Rev. Otto Hentz S.J.

Il Rev. Leo O’Donovan, S.J. fu ordinato sacerdote insieme a Padre D’Agostino. Parlando nella triste occasione della sua morte, O’Donovan ricordò:

D’Ag ed io siamo stati compagni di studio al Woodstock College nel Maryland e fummo ordinati sacerdoti insieme. Come chiunque altro, mi meravigliai per l’uso che faceva della sua formazione medica e del suo zelo per il Vangelo: instancabile, incredibilmente creativo, e profondamente caritatevole. Quando finalmente aprì il suo ospedale in Kenya e cominciò le visite annuali a Washington in cerca di sostegno, mi resi conto che il mio compagno di classe era diventato un pastore universale. Credo che la nostra perdita non possa essere paragonata con il privilegio di aver conosciuto questo grande Gesuita e con la speranza che ci da il suo ritorno a Cristo.

Prega per noi, amico caro. E non farci dimenticare quel meraviglioso scintillio nei tuoi occhi. Ci ha parlato di fede, speranza e amore in una maniera inimitabile, che nessuno di noi potrà mai dimenticare.

Rev. Leo O’Donovan